mercoledì 13 gennaio 2021

Step #28: La Sintesi

 Lo Stroboscopio è uno fra i tanti strumenti di misura, serve a misurare la velocità angolare di un corpo in movimento rotatorio periodico, ne abbiamo visto diverse immagini che ne descrivo i due principali modelli: a visione e a illuminazione intermittente. Abbiamo descritto quali sono i componenti di queste due categorie, la cui principale differenza è di avere o meno una lampadina per l'illuminazione dell'oggetto da osservare e, guardando in quali branche della scienza questo strumento è maggiormente utilizzato, abbiamo notato che è nato come strumento di misura per la meccanica dei motori e successivamente impiegato in campo fotografico. Abbiamo parlato del suo funzionamento, di come usarlo per determinare il numero di giri al minuto della nostra macchina e anche di quali siano i simboli e i pericoli derivanti da un uso scorretto di questo strumento come ad esempio danni all'apparato visivo o attacchi epilettici. Abbiamo anche provato a guardare un po' indietro nel tempo, cercando di fare un parallelismo tra gli antichi miti dei greci e l'utilizzo di questo strumento, descrivendolo come oggetto utile a "guardare in sicurezza". Abbiamo inoltre elencato i materiali con cui questo strumento generalmente può essere fabbricato, quali: componenti elettroniche, lampadine specifiche e così via. Successivamente abbiamo parlato un po' di storia, di chi fossero le persone che, nel corso della storia, avessero contribuito all'invenzione di questo strumento, tra loro citiamo: Stampfer, Edgerton e Mili. Oltre agli inventori abbiamo cercato anche chi avesse scritto libri sull'argomento dello stroboscopia e in materia di stroboscopia nella storia, trovando volumi un po' in tutte le lingue, e chi invece, al giorno d'oggi, producesse ancora modelli di questo strumento, trovando  alcune aziende sul mercato quali ad esempio la General Radio e La FACOM, e alcuni marchi famosi relativi alla produzione. Cercando di scoprirne di più abbiamo classificato il nostro strumento mediante una tassonomia generale degli strumenti di misura, ricercandolo contemporaneamente all'interno di elementi multimediali quali film, pubblicità e serie TV. Abbiamo cercato di spiegare come fosse costruito uno stroboscopio, quindi abbiamo condiviso un progetto "fai da te", di una persona che ne costruiva uno utilizzando un micro-controllore e altre componenti facilmente reperibili in commercio. Tra le curiosità legate all'oggetto abbiamo provato ad elencare alcuni numeri propri dello strumento, e a costruire un abbecedario provando a trovare una parola relativa allo strumento, per ciascuna lettera dell'alfabeto, spaziando in tutte le categorie del sapere. Sempre per mantenere il più ampio campo di ricerca possibile, abbiamo provato a cercare un francobollo raffigurante il nostro strumento, o comunque qualcosa di inerente all'oggetto e successivamente abbiamo provato a  cercare se questo comparisse in un fumetto, trovando una vecchia serie a colori chiamata Super-Magician. Ritornando invece più sull'aspetto proprio dell'oggetto abbiamo cercato i brevetti di costruzione dello strumento nella storia e le normative su cui si basa la produzione, provando successivamente a stilare noi stessi un manuale di facile utilizzo generale. Per quanto riguarda il tema storico abbiamo fatto un'indagine sulla comparsa di parole, relative alla stroboscopia in generale, all'interno di documenti storici, grazie all'utilizzo del sito Google Ngram Viewer. Per concludere un po' il tutto abbiamo analizzato il funzionamento base nell'ambito della chimica, descrivendo il funzionamento particolare di una lampada allo Xeno e terminando infine con una mappa concettuale che ha lo scopo di toccare tutti gli ambiti generici a cui questo strumento è collegato e che lo hanno seguito nel corso degli anni nel suo utilizzo.

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