mercoledì 14 ottobre 2020

STEP #02 - L'immagine

Esistono fondamentalmente due tipologie di questo strumento:

  • Stroboscopio a visione intermittente: costituito da un disco recante una serie regolare di fori (disco stroboscopico) posto in rotazione da un piccolo motore: guardando attraverso i fori del disco il corpo in esame, si regola la velocità di rotazione del disco, indicata da un apposito tachimetro, fino al sincronismo o fino a quel valore che consente la migliore osservazione del corpo stesso.

  • Stroboscopio a illuminazione intermittente: costituito da un disco stroboscopico, messo in movimento da un motorino, posto fra un proiettore a luce continua e l’oggetto osservato, oppure, ed è il caso più frequente, da un proiettore a luce intermittente, di frequenza variabile: in tal caso sono usate speciali lampade a lampo elettronico. Nel primo caso la variazione di frequenza è effettuata cambiando il disco con uno con una foratura diversa, oppure cambiando "traccia" nello stesso disco; nel secondo caso invece è presente un potenziometro con cui si può variare la frequenza del lampo della lampada.


Wikipedia - Disco Stroboscopico
Esempio di disco Forato (multi-traccia): spostando la posizione della lampadina, dall'interno verso l'esterno, si può avere una variazione del numero di fori per singola rotazione (si notino le indicazioni espresse in Round Per Minute delle singole tracce), e quindi della frequenza dei flash.

LAB2GO Wiki - Istituto Nazionale di Fisica Nucleare - Stroboscopio
Esempio di Stroboscopio a illuminazione intermittente, mediante potenziometro elettronico.

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