domenica 27 dicembre 2020

Step #25: Oggetti Personali

Un memento: la mia uniforme AGESCI, simbolo dello Scoutismo italiano, rappresenta il mio passato: i miei 12 anni di percorso sono stati, e sono tuttora, indelebili e fondamentali nella formazione della persona che sono oggi.


Un utensile: il mio quaderno d'appunti, cancellabile e riutilizzabile, il quale ormai mi accompagna nel mio percorso di studi da quasi due anni, e mi accompagnerà ancora per i prossimi a venire.

 

Un feticcio: il mio coltellino, regalatomi al mio 18esimo compleanno, è un oggetto utile che porto sempre con me quando necessario, per essere sempre pronto alle difficoltà che il futuro può riservare.

Stroboscopio e scheda Arduino

 

Progetto DIY HACKADAY


giovedì 17 dicembre 2020

Step #24: Le Parole nella Storia

 

Parola "stroboscopio" nella bibliografia italiana tra il 1800 e il 2019


Parola "stroboscope" nella bibliografia americana tra il 1800 e il 2019

Si può osservare un'analogia tra Italia e America sulla comparsa dello strumento intorno alle fine del 1800, sicuramente correlata dall'inizio della storia della fotografia. Si può notare inoltre come vi sia un picco intorno agli anni '20 e '30 del 1900, probabilmente correlato dall'enorme avanzamento del mercato automobilistico di quel periodo in quanto lo stroboscopio è nato come strumento di misurazione per motori.



Parole "stroboscopio", "lampadina" e "flash" nella bibliografia italiana tra il 1800 e il 2019

Si può inoltre notare, da quest'ultimo grafico, come la parola "stroboscopio" e il termine "flash" siano strettamente collegati in quanto la lampadina è parte fondamentale dello strumento.

martedì 8 dicembre 2020

Step #23: La Normativa

  • Norma CEI IEC TR 63158 del Comitato Elettrotecnico Italiano: descrive un misuratore oggettivo della visibilità dell’effetto stroboscopico (SVM), che può essere applicato per le prove sulle prestazioni delle apparecchiature di illuminazione nelle diverse condizioni di funzionamento.

Step #22: Il Manuale

  1. Con l'oggetto da osservare fermo, bisogna creare un segno distintivo sulla superfice che sarà poi in movimento, ad esempio: su una ventola bisognerà segnare con un adesivo o un pennarello una delle pale in maniera da poterla riconoscere tra le altre
  2. Si mette in movimento l'oggetto e si accende lo stroboscopio
  3. Si regola mediante l'apposito/gli appositi meccanismi la frequenza dei flash in base al movimento che il nostro segno distintivo compie: 
    • se ruota nel verso di rotazione dell'oggetto bisognerà aumentare la frequenza degli impulsi
    • se ruota in senso contrario bisognerà diminuirla
  4. Una volta che il segno distintivo sarà visualizzato fisso, avremo trovato un multiplo della frequenza di rotazione dell'oggetto, ma per trovare quella fondamentale dovremo procedere effettuando moltiplicazioni per 2 fino a quando non vedremo il nostro segno distintivo "sdoppiarsi" ai due estremi della circonferenza di rotazione: a questo punto avremo trovato la frequenza del semi periodo, quindi per trovare la frequenza fondamentale basterà dividere per 2 una sola volta il valore visualizzato sullo strumento.
  5. Nel caso in cui il segno distintivo riprendesse a muoversi in quanto la prima frequenza trovata non era un multiplo di 2, si ripetano i punti 3 e 4
Per degli esempi pratici si rimanda ai video dei precedenti articoli: